La tazza di latte

È sera, e il mondo intorno finalmente si quieta e posso ritrovare un po’ di silenzio tutto per me.

Non più tardi di mezz’ora fa, ho risposto al telefono come fossi ancora in ufficio… Non va bene eh..? Direi proprio di no.

Mi guardo e sono in pigiama… Ma… Quando l’ho indossato? Ah sì, dopo aver impostato il timer della lavatrice e prima di aver risistemato alla bell’e meglio i giochi e i libri accanto al divano… Del resto, dovevo fare spazio se volevo raggiungere il tavolo della cucina…

Ora il silenzio è tutto mio? Davvero tutto per me? Che bello poter ascoltare il dolce suono del silenzio…! Non mi pare vero.

Pigiama, calzini e coperta sulle spalle… Vero, non fa freddo ma… è la cosa che più somiglia ad un abbraccio…

Nella mente le frasi di una canzone di Fiorella Mannoia:
“E posso dire la mia sugli uomini
qualcuno l’ho conosciuto
qualcuno mi è solo sembrato
qualcuno l’ho proprio sbagliato
e qualcuno lo sbaglierò.
Ma posso dire la mia sugli uomini
davanti a una tazza di latte
con una coperta di troppo
appena finisce la notte
qualcosa mi inventerò…”

Ecco cosa manca! La tazza di latte.
Provvedo subito.

Avvolta nella coperta, la tazza tra le mani, il barattolo di miele sul tavolo… Gli occhiali che scendono sul naso, e un sorriso che nasce sul viso…
“Appena finisce la notte qualcosa mi inventeró”…
Sì, inventeró…

La giornata è finita. Gli occhi sono stanchi e non solo loro…
La tazza di latte vuota sul tavolo, accanto al barattolo di miele e al cucchiaino messo di traverso…
Sorrido.

Per oggi ho dato quello che potevo, ora è tempo di ritrovarsi…
Tempo di sognare, di tornare a volare…
Buonanotte mondo…