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Gossip

L’altra sera, nella sala d’attesa dello studio del dentista, sfogliavo distrattamente le riviste patinate.
Ottima lettura per ingannare la lunga attesa, che per le ragazze dello studio sono sempre e soltanto di: “Due minuti e La chiamiamo”.
Sorrido sempre a questa espressione. So come funziona la cosa. Pronuncio anch’io le stesse parole ai clienti in coda, in attesa di arrivare alla cassa.
Che fare, dunque, nella lunga ed estenuante attesa? Beh… A parte controllare il telefono ogni 30 secondi se arriva un messaggio sperato, nel frattempo sfogliare la prima rivista che capita a tiro.
Quando ho “letto” l’ultima volta riviste del genere? Forse al mare sotto l’ombrellone… Forse, perché non sono sicura nemmeno di questa cosa. Ahiahiahi la memoria!
Solite cose, solite facce, solito gossip, soliti protagonisti che si “rimescolano amichevolmente” tra di loro. Niente di nuovo insomma.
Poi, lo sguardo si posa su articolo di poche righe:

“E poi se l’amore arriva…? Se l’amore arriva, che cosa puoi farci?
Giusto non inseguirlo come un ragazzino, in età matura, ma se arriva, perché mai dovrebbe essere sempre e solo un “baratro di disperazione”?
Franco Battiato:
“Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce
per non farti invecchiare.
E guarirai da tutte le malattie,
perché sei un essere speciale,
ed io, avrò cura di te.”
Questo vorrei poter dire sempre alla donna che amo. Non importa a quale età, perché innamorarsi non è una scelta. È una fortuna.”

Il tempo si ferma. Il cuore rallenta. Il respiro è sospeso…
“Signora?… Signora? Il dottore l’attende”… Mi desto come se il mio essere in quei pochi istanti fosse stato altrove e serve un attimo per rientrare nel corporeo involucro.
“Sì, certo… Scusate mi ero distratta”.
Sì, innamorarsi non è una scelta. È una Fortuna. E la Fortuna non è paziente, non bussa due volte alla stessa porta, né attende due minuti troppo lunghi…

Pensieri e Fortuna

Pensieri e fortuna

Qualche ora di libera uscita per me. Dopo tanto, uno spazio solo mio, l’auto che per un pomeriggio, non è di servizio taxi per i figli. Quasi una vacanza, no?
Non mi par vero.

Avrei i capelli da sistemare, per non parlare di manicure e pedicure (l’ultima volta era vivo Noè!), e anche questa volta, si farà niente. Accendo una sigaretta, la prima di oggi, ma temo non sarà l’ultima…

Dove vado? Eh già, tutto sto tempo e non sapere come occuparlo…
In radio una canzone… Una canzone di tanti anni fa… La storia di una donna che… Giro, troppi ricordi e pensieri e lacrime soffocate ancora adesso. La stazione dopo trasmette una canzone già più allegra… Meglio. Decisamente meglio.

Decido all’ultimo di parcheggiare in prossimità delle mura cittadine e fare un giro in centro.
Sono fortunata. Parcheggio libero trovato al primo tentativo.

Passeggio senza una meta precisa, ma mi lascio cogliere dal profumo dei fiori e dal rumore del fiume che lento scorre… Chiudo gli occhi e sento il sole sul viso, e per un attimo, un attimo soltanto, respiro un briciolo di serenità. È stata una buona idea far quattro passi… Ne avevo bisogno.

Continuo a camminare e incontro coppie di sposi mentre seguono le attente indicazioni dei fotografi. Il Castello è alle loro spalle, ne verranno foto bellissime! Poi loro sono belli e innamorati, come tutti coloro che coronano un Sogno.
Sussurro un “Buona Fortuna ragazzi!”, perché un po’ di fortuna serve anche nella Vita a due.

Continua la passeggiata e mi fermo a bere un caffè. Buono! Una vita che non tornavo in questo posto, e non ricordavo quanto il loro caffè fosse buono davvero.

Distrattamente guardo le vetrine… Ci sono cose carine, magari ritornerò.
Qua e là, coppie di innamorati che si prendono per mano, e famigliole con i bimbi piccoli…
Almeno nel vederli sono felici e, onestamente glielo auguro di cuore. “Buona Fortuna anche a Voi!”, penso tra me e me… La vita talvolta sa essere così dura, invece…

Altra sigaretta e nel tenerla, mi accorgo che la mano sinistra trema tanto. “Sei sotto stress da troppo tempo!”, mi sussurra una vocina interna… Sì, lo so ma ora posso farci niente. Lunedì sento la Dottoressa, forse può prescrivere qualcosa per aiutarmi…

Mi siedo su una panchina, davanti alla fontana. Si sta bene qui. La piazza poi è stupenda.
Davanti a me si siede una coppia di anziani. Che carini! Si tengono per mano e lui aiuta la moglie a sedersi, perché fatica un pochino. Sono proprio belli.

Ora mi intristisco un pochino peró… Chissà come saró da vecchia e chissà se ci sarà qualcuno…
Mi alzo, li saluto con un sorriso molto ricambiato e ritorno verso l’auto…

Mi ritrovo a camminare in un vicolo e all’improvviso un ricordo affiora preciso. Lacrime che si raffreddano scendendo sul viso, tanto faceva freddo quella sera d’inverno…
Non riuscivo a smettere di singhiozzare tra i passanti sbigottiti. L’ennesimo legale… E quelle parole… Quelle parole che riecheggiano e ancora mi fanno sentire in gabbia…

So, so perfettamente che c’è di peggio, ma questa è la mia vita e, a meno di grossi stravolgimenti o colpi di fortuna, non cambierà…

Altra sigaretta tra le lacrime che scendono… Una finisce sulle labbra… Sa di sale, di amaro, di acido… Si è mescolata al fumo della sigaretta e ha un saporaccio terrificante!
La spengo immediatamente.

Percorro la strada guardando i sampietrini, e asciugo le lacrime con la manica della maglia, un po’ come fanno i bambini…
Arrivo all’auto non so come e riparto. Finito il tempo di “libertà”, si rientra nei ranghi.

Mentre alla radio il Liga canta “L’Amore conta” (bellissima e tanto vera!), il telefono squilla: “Mamma, che fai per cena?”.
Sorrido per il modo con cui è stato chiesto. “Arrivo! Avete tanta fame?”… “Sì e no..”, mi sento rispondere. “In realtà ti abbiamo chiamata perché ci manchi…”.
Sorrido, con un sorriso sincero. Le lacrime si sono asciugate e ora tirano sul viso… “10 minuti e arrivo”, rispondo contenta.

Apro il mio quadernetto in pelle, che adoro, e appare una frase che ho trovato nel mio girovagare in internet in una notte insonne: “La fortuna è una gran baldracca, la felicità è invece una madre amorevole che vuole essere accettata e amata per quello che riesce a darci. (Andrea Mucciolo)”
E forse la verità è tutta qui…

“Arrivo ragazzi! Apparecchiate la tavola, so cosa prepararvi.”