Io scrissi, un giorno, il suo nome sulla spiaggia,
ma vennero le onde a cancellarlo;
lo scrissi di nuovo, con l’altra mano;
ma venne la marea a depredare le mie fatiche.
“Uomo sciocco – mi disse Lei – che tenti invano
d’immortalare una cosa mortale:
poichè io stessa perirò allo stesso modo,
e persino il mio nome sarà cancellato.”
“No – risposi – lascia che siano le cose meschine
a morire e farsi polvere; tu invece vivrai nella gloria:
i miei versi eterneranno le tue rare virtù
e scriveranno nei cieli il tuo nome glorioso.
E nei cieli, mentre la morte abbatterà il mondo intero,
vivrà il nostro amore, rinnovando un’altra vita.”
(Edmund Spenser)